Gradisca... Il Teatro

Gradisca... Il Teatro

Responsabile: Alessio Bergamasco

Via Antonio Gramsci, 31
34072 – Gradisca d’Isonzo (GO)

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L’Associazione culturale “Gradisca… Il Teatro” è stata fondata nel 1997 su iniziativa di Fabio Miotti, attuale Presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Teatro Amatori, di Pasquali Rosalia e Roberta Zona raggruppando degli attori amatoriali (con decenni d’esperienza in una compagnia goriziana) che volevano intraprendere un diverso approccio al mondo del Teatro. Prima attività è stata l’organizzazione della rassegna di Teatro Comico dialettale “Risate a Gradisca” nella Sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo che in breve è diventato un’interessante e seguito punto d’osservazione sulla produzione teatrale vernacolare di qualità, svariando dal dialetto triestino a quello veneto ed alla lingua friulana. Dal punto di vista della produzione il primo spettacolo messo in scena è stato il recital dialettale “Cicole e ciacole: un’ora de letizia nel dialeto de Gorizia”, divertente lavoro quasi cabarettistico teso alla rivalutazione del dialetto e della cultura locale tramite gli scritti spassosi di Ermes Pelican. Successivamente, con la direzione artistica di Maja Monzani (ex attrice professionista diplomata all’Accademia “Silvio D’Amico” di Roma ed attuale insegnante di dizione ed uso della voce alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine) si è prodotta una commedia in lingua italiana. Il nucleo di attori è stato già diretto dalla Monzani nel passato nell’altra compagnia con risultati eccellenti vedendoli protagonisti di una piece, “La stravagante signora Savage” di John Patrick che ha partecipato anche a diversi concorsi nazionali di teatro amatoriale. In quest’ultima esperienza Maia li ha condotti per mano nella messa in scena di “Miseria e grandezza nel camerino numero uno” di Ghigo De Chiara. Si tratta di una divertente satira di costume, ambientata nel mondo degli attori, da parte di uno dei critici teatrali più competenti (memorabili le sue recensioni negli anni settanta sui maggiori quotidiani nazionali) che è recentemente scomparso. La commedia nel giro di una stagione è stata replicata una ventina di volte su vari palcoscenici della regione, del vicino Veneto e dell’Istria ottenendo un lusinghiero successo di pubblico e di critica. Con l’intento di continuare a valorizzare il repertorio degli autori italiani contemporanei la compagnia ha prodotto “La vita non è un film di Doris Day” di Mino Belici, intelligente lavoro sul tema della terza età e dell’amicizia con le giuste dosi di ironia.

Spettacoli in Cartellone:

Tre sorelle e un imbranato

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O scarfalietto

Il monaco nel letto

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Concorso a premi

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Tre uomini in gabbia

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