La Compagnia dei Guitti

La Compagnia dei Guitti

Responsabile: Samuele Cattarossi

Via Battaglione Julio, 8
33010 – loc. Remugnano, Reana dal Rojale (UD)

347 7702142

info@lacompagniadeiguitti.org

La Compagnia Dei Guitti nasce formalmente nell’autunno del 2006 per la volontà dei sui cinque soci fondatori: Sabine Cattarossi, regista della Compagnia e attrice; Tania Cattarossi attrice talentuosa nonché avvocato e quindi consulente legale della compagnia; Paola Benini attrice e cantante virtuosa, voce solista della R&B Band di Cividale del Friuli; Lorenzo Armani, vice direttore del Coro “Vôs de Mont” di Tricesimo diretto da Marco Maiero; Samuele Cattarossi, attore e drammaturgo della compagnia.
Il seme di questo splendido fiore, tuttavia, trova terreno fertile nei giovanissimi soci fondatori nel lontano 1989. In quel periodo Sabine Cattarossi si trasferì dalla Francia, culla del suo apprendistato teatrale, nella nostra regione riunì alcuni ragazzi per introdurli all’arte del teatro.
Dopo un decennio di anonimato e apprendistato maturato in luoghi di fortuna, garages e spazi più o meno adatti allo scopo, nel 2001 il gruppo affinato e scremato giunge al debutto con lo spettacolo “Vuoto a perdere” scritto da Samuele Cattarossi per la regia di Sabine Cattarossi commissionato dall’Unione Nazionale Arte e Spettacolo. Con questo spettacolo il gruppo degli Sbealfs, nome maccheronico con cui si facevano chiamare i futuri Guitti, si fa conoscere in regione e non solo.
Nel mese di maggio 2005, al teatro L. Garzoni di Tricesimo, sarà la volta di Berdèi, cumò us cónti jo la veretât, parodia demenziale scritta sempre da Samuele ispirata alla storia dei celeberrimi Beatles trasformati nel racconto in emigranti friulani, sempre al fianco di Sabine Cattarossi in collaborazione con il gruppo musicale friulano Beât Lés e l’Associazione NUMAR UN di Alberto Zeppieri (Toni Merlot).
Nell’autunno 2006, si costituisce formalmente l’Associazione Culturale La Compagnia dei Guitti, debutterà con lo spettacolo Anghel, per il quale Marco Maiero comporrà un’originale e suggestiva colonna sonora, nella primavera del 2007. Nel 2008 in collaborazione con l’attore Federico Scridel la compagnia inventa Fabulastrocca, una farsa bilingue (Italiano- Friulano), in cui si mescolano prosa, poesia e filastrocca in una sequenza irresistibile a tuttoggi ancora in programmazione.
Dal 2008 inoltre la compagnia ha stipulato con l’Amministrazione Comunale di Reana del Rojale e l’Assessorato alla Cultura una Convenzione finalizzata alla più fruttuosa collaborazione fra le parti nella gestione dei locali adibiti allo spettacolo e all’organizzazione di eventi culturali di vario tipo.
Ogni anno, infine, l’Associazione organizza un corso di teatro per bambini di età compresa fra i nove e i dodici anni finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo inserito nella stagione culturale del Rojale.
La nostra associazione ha come obiettivo primario la divulgazione della cultura teatrale nel territorio della nostra provincia, con particolare attenzione alla lingua friulana, e al sostegno di drammaturgie e musiche originali. Obiettivo dell’associazione è, altresì, proporre e sostenere forme di aggregazione fra le persone del nostro territorio anche attraverso l’organizzazione di seminari e corsi sui linguaggi del teatro e della musica.

Nel 2015 arriva “Busis, Matecs e Matarans, pièce goliardica e irriverente in lingua friulana e italiana. Nel 2016 la Compagnia mette in scena un accorato ricordo del tragico sisma del 2016 intitolato “Mnemosine ’76” e nel 2017 debutta “Pregiudizio e Orgoglio”, a cura di Silvia Bennini e Sabine Cattarossi. Ogni anno, infine, l’Associazione organizza un corso di teatro per bambini di età compresa fra i nove e i diciassette anni finalizzato alla messa in scena di uno spettacolo inserito nella stagione culturale del Rojale.
A Dicembre 2019 debutta l’ultimo lavoro della compagnia dal titolo “EMBRYO Qui, tutto è possibile”.

Spettacoli in Cartellone:

Otto donne, tre babe e un mistero

Autore: Samuele Cttarossi liberamente ispirato da Robert Thomas
Regia:
Federico Scridel
Genere:
Anno: 2022
Lingua: italiano
Durata (min.): 

Commedia liberamente ispirata a “Otto donne e un mistero” di Robert Thomas.

Francia, anni cinquanta. E’ la vigilia di Natale e in una grande villa di campagna una ricca famiglia si sta preparando per festeggiare. Gaby, la moglie di Marcel, torna a casa con Suzon, la figlia maggiore che studia a Londra ed è tornata in treno per trascorrere le vacanze a casa. La ragazza ritrova le altre donne della villa: Mamy, sua nonna materna malferma; Chanel, la governante; Louise, una domestica recentemente assunta da Marcel; Augustine, la nevrastenica zia materna, profondamente grata a Marcel per ospitare lei e la madre, ma invidiosa di Gaby; infine Catherine, sua sorella minore, un’adolescente di 16 anni ribelle e sfacciata, molto legata al padre.

Louise porta la colazione in camera a Marcel e scopre con orrore che ha un coltello conficcato nella schiena. Le donne decidono di chiamare la polizia, ma una forte nevicata e i fili del telefono tagliati impediscono ogni contatto con l’esterno. I cani da guardia non hanno abbaiato né di notte né di mattina, quindi l’assassino deve trovarsi in casa; successivamente alla villa giunge anche Pierrette, la sorella di Marcel. Suzon lancia un’indagine che porterà a sospettare di ciascuna di loro: accusandosi l’una l’altra, le donne vedranno man mano esposti i propri segreti.

Rojale

Autore: Carlo Tolazzi
Regia:
Sabine Cattarossi
Musiche originali: Claudio Parrino
Genere:
Anno: 2022
Lingua: italiano
Durata (min.): 

Ocjo! A àn voe di impestâ l’acuedot di Čumpite. 

Questo potrebbe essere lo strillo stampato sul volantino che Claudio,  protagonista di questa storia e improbabile attenatore sovversivo, metterebbe sui cassonetti per intimorire la popolazione.

Il suo intento? Far capire a “…quelli di Udine” quanto sia importante e preziosa l’acqua di tubo. Il problema collaterale è che suo fratello, Elvio, è il direttore del Consorzio delle acque in odore di promozione.

Il Prefetto attiverà una serie di provvedimenti, utili alla bonifica dei corsi d’acqua, che oltre a impegnare Elvio in una serie di gravosi interventi sui corsi delle rogge, rischierà di compromettere i suoi progressi lavorativi.  Con l’aiuto di Fabiano, un amico psichiatra, Elvio fa certificare la pazzia del fratello idealista al solo scopo di salvaguardare la propria carriera. Solo l’aiuto di una simpatizzante giornalista salverà Claudio da una reale follia. Il dramma, infiocchettato da spassose situazioni e da improbabili dialoghi fra le rogge di Palma, Cividina e Turisella, impersonificate da tre donne che commentano gli eventi, si dipanerà fino ad un poetico finale.

Un rinzaffo di primavera

Autore: Maria Gioitti del Monaco
Traduzione: Samuele Cattarossi
Regia:
 Federico Scridel
Genere:
Anno: 2022
Lingua: italiano
Durata (min.): 

Versione italiana di “Une sblancjade di Pasche” di Maria Gioitti del Monaco.

La vicenda si sviluppa in un paese del nord-est italiano agli inizi del 1900.

E’ la storia di un amore proibito fra un ragazzo, prossimo ai voti sacerdotali, e una ragazza, nipote del parroco del paese.

Il Sindaco locale sta preparando la festa per l’inaugurazione del nuovo palazzo comunale con l’aiuto di un commesso balbuziente, una moglie non prorpio integerrima e di un facoltoso contadino, padre orgoglioso e invadente del giovane seminarista. L’intreccio si dipana la sera del sabato Santo allorché, con un sotterfugio, la moglie del Sindaco si apparta con l’ingenuo giovane chierico finendo nella fossa della calce pronta per l’intonacatura. A rimediare allo scandalo interverrà la giovane innamorata che si assumerà l’onta di aver traviato il candido novizio spingendolo a rivelare i suoi veri sentimenti. Il lieto fine coronerà la simpatica commediola.

Note di regia

Dopo tanti anni durante i quali ci siamo cimentati in testi e autori classici, potremmo dire dei mostri sacri, quest’anno l’obbiettivo della scuola è quello di lavorare su  una commedia leggera. Parlandone in giro con amici e colleghi mi è stato segnalato questo testo che, ora lo so, è un caposaldo del teatro friulano e tra i più rappresentati, se non il più rappresentato, dalle compagnie amatoriali della regione. Ovviamente, per quanto Matarans nell’animo, siamo pur sempre dei Guitti, pertanto abbiamo deciso di fare una operazione che se non è unica è certamente singolare: tradurre un testo di lingua friulana in italiano.

L’occasione ci ha inoltre concesso di accompagnare i ragazzi in un percorso che ha permesso loro di conoscere storie, abitudini, usi e costumi, persone e personalità del recente passato.

Perché, dopotutto, 110 anni fa non è un tempo così lontano.

Federico Scridel

Il giardino dei ciliegi

Autore: Libera riscrittura di Samuele Cattarossi da A. P. Čechov
Regia: Federico Scridel
Genere: commedia
Anno: 2021
Lingua: italiano
Durata (min.): 90

L’opera si compone di quattro atti ed è basata su elementi autobiografici dell’autore tra i quali i problemi economici che hanno logorato sua madre, il suo interesse per il giardinaggio e il giardino di ciliegi che frequentò durante l’adolescenza. La storia ruota intorno alla tenuta di una famiglia aristocratica russa con annesso un vasto giardino di ciliegi ambientata nel momento
immediatamente successivo alla concessione dell’emancipazione dei servi della gleba mediante l’abolizione del sistema feudale del 1861. Tale data segnò l’inizio di un’epoca buia per l’aristocrazia che entrò in una lenta decadenza: molti nobili, privati dei loro servitori che prima si erano occupati delle loro case, caddero in povertà, mentre lentamente prese a svilupparsi la classe borghese.

Note di regia
Il desiderio di andare incontro alla volontà dell’autore è stato il movente di questa idea. Čechov desiderava che Il giardino dei ciliegi fosse accolto come una commedia, nonostante i canoni imbrigliassero il testo in un classico componimento letterario
drammatico con finale tragico. Non muore l’eroe ma verrà abbattuto il protagonista del racconto ossia il Giardino stesso. La rilettura fatta insieme ai ragazzi, plasmata in scena con la tecnica all’improvviso, ha prodotto sufficiente materiale per rielaborare un testo che saprà strappare al pubblico più di qualche risata, pur nell’intento di rimanere fedele ai contenuti e agli spunti riflessivi suggeriti dall’autore.

Embryo - Qui tutto è possibile

Autore: Samuele Cattarossi
Regia: Sabine Cattarossi
Genere:
Anno: 2019
Lingua: italiano
Durata (min.):

L’autore immagina un bimbo, non ancora concepito, al quale viene comunicato da Dio che ci sono due genitori sulla Terra desiderosi di mettere al mondo un bambino. Lui sarebbe il prescelto.
Il bimbo però non vuole limitarsi ad assecondare né i consigli di Dio né i desideri dei futuri genitori, ma vuole assaporare il gusto della Libertà che la Divinità concede a ogni essere. Decide così di chiedere un permesso speciale per scendere sulla Terra e osservare l’umanità prima di decidere se nascere o non nascere. Avrà la possibilità di incontrare e scontrarsi con la dimensione terrena nelle sue più sorprendenti sfumature dalle più esaltanti alle più torbide per giungere alla decisione finale.

Il testo, interpretato dagli attori della compagnia, è arricchito da immagini video montate dal fotografo Francesco Comello e da disegni realizzati dall’artista Ivan Tosolini Clauet. Le musiche (Led Zeppelin, Pink Floyd, Metallica, Eric Clapton, Deep Purple, U2, Michael Jackson) sono suonate e cantate dal vivo dai musicisti della compagnia insieme al Coro del Rojale e Coro “Panarie” di Artegna diretti dal M° Paolo Paroni.

Con: Zaira Nanino, Tania Cattarossi, Daniele Disint, Samuele Cattarossi.

Pregiudizio e orgoglio

Autore: Sabine Cattarossi e Silvia Benini
Regia: Sabine Cattarossi
Genere: letture sceniche
Anno: 2017
Lingua: italiano
Durata (min.): 60

La popolazione mondiale è composta dal 50% di uomini e dal 50% di donne: tuttavia solo il 22% dei parlamentari al mondo sono donne, solo il 15 % dei top manager sono donne, solo il 7% dei capi di stato sono donne. Su 833 premi Nobel 44 sono stati assegnati a donne, il che equivale a poco più del 5%. Come se la popolazione del mondo fosse composta dal 5% di donne e dal 95% di uomini: i conti non tornano.
“Pregiudizio e orgoglio” narra storie di donne con voci di donne: una rappresentazione non compiacente e garbata, che tenta di esplorare il ruolo che la storia ha assegnato alle donne nella scienza, per riflettere, in parallelo, su come e se sia mutata nel tempo la possibilità che le donne hanno di esprimere genio e creatività. Un piccolo viaggio nel tempo alla scoperta di storie più e meno note, tutte accomunate dalla confusa certezza che il progresso necessiti, comunque, di uomini e donne, insieme.

Con: Paola Benini, Silvia Benini, Laura Blasutig, Sabine Cattarossi, Tania Cattarossi, Samuele Cattarossi

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