Teatro Improprio

Teatro Improprio

Responsabile: Don Carlo Gervasi

Viale Volontari della Libertà, 61
33100 – Udine

342 3942259

associazionesanmarcoudine@pec.it

La Compagnia “Teatro Improprio”, attualmente associata all’Associazione Culturale Musica e Spettacolo San
Marco di Udine, nasce nel 2009 per volere di Riccardo Michelutti. Egli, professionista del teatro, si è
diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, sotto la guida di Maestri come
Giuseppe Bevilacqua, Andrea Camilleri e Luca Ronconi. Riccardo vanta esperienze sia di recitazione che di
insegnamento. Ha lavorato infatti con importanti istituzioni teatrali italiane come il Teatro Stabile di Genova;
ed ha collaborato in passato, tra le altre, con l’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine e il Teatro
a l’Avogaria di Venezia.

La compagnia “Teatro Improprio”, guidata di Riccardo e talvolta supportata anche da professionisti esterni,
si è dapprima concentrata su laboratori mirati all’apprendimento delle tecniche di impostazione della voce e
della dizione, nonché dello sfruttamento dello spazio scenico. Ha proseguito poi con un’intensa attività di
analisi della drammaturgia sia italiana che internazionale, spaziando tra autori di indiscussa fama e giovani
talenti emergenti locali.

La compagnia ha esordito nel 2009 con lo spettacolo “Squalo Misterioso” liberamente ispirato a “Il
Colombre” di Dino Buzzati. Sono venute poi alla luce le messinscene di “Pinocchio, è davvero solo una
favola”, dal capolavoro di Carlo Collodi, nel 2010; “Woyzeck”, tratto da Büchner, nel 2011 e “Giù in fondo al
mare”, adattamento e commistione di testi da vari autori, nel 2013. Nel 2014 va in scena l’adattamento di
“Sette Piani” di Dino Buzzati, cui due anni più tardi segue “Tragedia in tacco 12 sulle rive di un sinistro lago”
di Thomas Wild Turolo, fino al più recente “Peer Gynt… il cacciatore di fiabe”, libera rivisitazione
dell’introspettivo Peer Gynt, personaggio alla perenne ricerca di sé stesso nato dalla penna di Henrik Ibsen.
Quest’ultimo spettacolo ha debuttato il 12 ottobre 2019 presso la “Sala Comelli” di Udine.
Parallelamente alla prosa, dal 2015 Michelutti coordina anche un gruppo di poesia, orientato all’apprendimento dell’interpretazione scenica di versi poetici. Con questo gruppo, di cui fanno parte anche
alcuni attori della compagnia di prosa, ha portato in scena gli spettacoli “Com’è dolce sapere che esisti” nel
2016, “I chiaroscuri della vita” e “Arrivederci, fratello mare” nel 2017 e “Qualcosa non comincia alla sua
solita ora” nel 2018.

L’intera compagnia è composta da 17 persone e per alcune rappresentazioni si avvale anche di musicisti
professionisti.

Spettacoli in Cartellone:

Un cortile per ciascuno

Autore: Riccardo Michelutti
Regia: Riccardo Michelutti
Genere: Poetico evocativo
Anno: 2020
Lingua: italiana
Durata (min.): 70

Spettacolo ambientato sullo sfondo del Friuli contadino e dei vecchi cortili friulani.

Con: Federico Venuti,  Massimo  Zanier, Andrea Tilatti,  Claudio  Minotti, Mauro Cantarutti,  Orfeo Zentilin, Patrizia  Tornatore, Rita Padovano,  Franca Liano, Rita Vita Marceca, Maria Gabriella Gortani,  Normanna Ferro,  Chiara Venturini,  Giuseppina Frazzitta,  Gabriella Gortani,  Annamaria  Canciani.

Peer Gynt il cacciatore di fiabe

Autore: Riccardo Michelutti
Regia: Riccardo Michelutti
Genere: Poema drammatico
Anno: 2019
Lingua: italiana
Durata (min.): 120

“Peer Gynt … Il cacciatore di fiabe”, liberamente ispirato al testo “Peer Gynt” di Henrik Ibsen (1867), è una
fiaba nordica che trasporta lo spettatore in ambienti lontani, surreali ed esotici. La storia, nonostante sia
popolata da personaggi strani e fiabeschi, è orientata ad un pubblico adulto. Il protagonista è Peer Gynt, un
soggetto complesso, fannullone, sognatore e visionario. Egli sogna di lasciare un segno nel mondo e di
diventare ricco e potente.

Nel primo atto Peer Gynt è un giovane che vive una vita dissoluta. Lo vediamo seduttore di tre fanciulle
molto diverse tra loro. La prima è la giovane ed ingenua Solveig, che lo aspetterà speranzosa per tutta la
vita. La seconda, Ingrid, già promessa sposa del “sempliciotto” Mads Mon, sarà rapita da Peer il giorno delle
nozze per poi essere abbandonata subito dopo. Con la terza, la Donna di Dovre, figlia del potente Re dei
Troll, Peer avrà una figlia che però abbandonerà. Per nessuna di queste fanciulle Peer vuole rinunciare ai
suoi sogni; ed alla morte della madre, non avvertendo più legami e vincoli con la terra natia, decide di
partire in cerca di fortuna.

Nel secondo atto lo seguiamo nel suo viaggio, durante il quale accumula ricchezze e potere, ma si trova
anche ad affrontare strani incontri tra cui il “Passeggero Sconosciuto” e il “Fonditore di Bottoni”, in realtà la
Morte che vuole chiamarlo a se. Peer, con vari astuzie, riesce più volte a ritardare il proprio destino,
perdendo però ogni avere conquistato. Al suo rientro in terra natia, povero, invecchiato e disilluso,
consapevole di aver sprecato gran parte della sua vita, ritrova la fedele Solveig che non si è mai stancata di
aspettarlo. Grazie al suo amore, Peer viene finalmente redento.

Con: 

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