La compagnia All’ombra del Campanile nasce come laboratorio teatrale nel 2010 per volontà del Consiglio Direttivo, dopo anni di meditazione.
Al termine di un percorso di avvicinamento al teatro affidato a Claudio Mezzelani, la compagnia si propone al pubblico con un breve intermezzo di Cervantes, Il teatrino delle meraviglie, denominato appunto intermezzo poichè all’epoca veniva rappresentato al fine di intrattenere il pubblico tra un atto e l’altro di opere drammatiche.
Successivamente la compagnia si è concentrata su un’opera più corposa ed importante sotto la direzione di Piero Faraci, Hotel sant’Isidoro, riscuotendo nei vari teatri della provincia un ampio ed incoraggiante successo. E’ la storia di due coppie di vecchietti ospiti di una casa di riposo, il Sant’ Isidoro, assistiti da due affascinanti infermiere. Oltre al solito tran-tran quotidiano i quattro cercheranno di aiutare il nuovo ospite, ex giardiniere della casa di riposo, a trovare una compagna in quanto sedotto e abbandonato da una giovane straniera e rimasto senza soldi in tasca. I volonterosi vecchietti creano però, con i loro tentativi, situazioni imbarazzanti, ma anche paradossali, con l’ingresso di nuovi personaggi a movimentare ulteriormente la storia. Ovviamente tutto si conclude con un lieto fine, ma c’è pure una morale che chiude lo spettacolo …. “
Dal 2013 la compagnia, coordinata da Massimiliano Venier, propone una nuova e sfavillante commedia in tre atti, Ostarie spirit…osè, liberamente tratta dall’opera Amleto l’vinaio del regista e scrittore fiorentino Mario Recchia: è una commedia allegra in lingua friulana ed altri dialetti locali ambientata in una tipica osteria friulana e narra la storia dell’oste-zitello Tilio (Massimiliano) e della sua collaboratrice tuttofare Vanda (Laura), nonché dei clienti abituali Furio (Antonio) con sua moglie Anute (Maria Elena), Pieri (Paolo) con sua moglie Bruna (Francesca), l’onnipresente plevan, don Carmelo (Giancarlo) con la perpetua Virgjnie (Linda) ed infine la “medium” Teresa (Paola), ma… accadono cose imprevedibili quando, per far maritare l’oste, intervengono sua mamma Catine (Loredana) e sua zia Vigje (Luigina)…. defunte da tempo! Il finale? Sorprese spirit… osè!