Intervista

Kinogledališče

L’edificio originario adiacente a Villa Coronini fu costruito durante l’occupazione italiana nel 1942-1943 come cinema, senza una sezione teatrale. Il progetto fu elaborato dalla ditta “Lambreti-Preverlyde” e l’edificio fu ultimato poco prima della capitolazione italiana.

Nel 1952 e nel 1953, il cinema fu ampliato e gli fu dato l’aspetto attuale. Lo scopo principale dell’ammodernamento era trasformare il cinema in un teatro, probabilmente c’era il desiderio di cambiare veste all’edificio, che ricordava i tempi del fascismo, dandogli un’immagine più casalinga e slovena; inoltre, il Teatro di Tolmino era attivo dall’autunno del 1945 e aveva bisogno di una propria sede.

La Commissione del Consiglio Per La Cultura e L’Istruzione ha affidato la progettazione all’architetto France Tomažič e alla società Slovenijaprojekt di Lubiana. Tomažič è stato uno dei principali architetti sloveni, allievo della prima generazione della scuola di Plečnik e suo collaboratore di lunga data.

Il modernista Tomažič, nel progettare il cinema di Tolmino nel 1953, tornò ancora una volta allo stile della scuola di Plečnik. Possiamo solo immaginare se volesse regalare alla gente di Tolmino un’opera architettonica che rendesse la Slovenia più riconoscibile, oppure se si rendesse conto che l’architettura classica si sarebbe adattata meglio agli edifici storici già esistenti sulla piazza, accanto a Palazzo Coronini (che nei progetti chiama “Castello Vecchio”).

Durante la ristrutturazione, ha dato al vecchio cinema un aspetto e una funzionalità completamente nuovi. Girò l’ingresso principale verso nord, verso la parte centrale della città, e aggiunse un atrio e un balcone alla facciata settentrionale. Aggiunse un’estensione con un palco e dei camerini sul lato ovest e piazzò un’area dietro le quinte tra i camerini e l’atrio. Sollevò l’edificio sopra il palco e aggiunse uno spazio per le attrezzature sceniche e un’estensione con uffici lungo la facciata orientale. Conservò la facciata meridionale con l’ingresso, il balcone e la scalinata, conservò anche la sala principale, il balcone e la scalinata interna, ma ampliò l’atrio interno e cambiò la posizione dei servizi igienici. Ha unito elementi nuovi a quelli già esistenti in modo così fluido che è quasi impossibile distinguere quali parti appartenessero al vecchio cinema.

Scheda Tecnica

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