ASSOCIAZIONE CULTURALE PARCÈ NO

ASSOCIAZIONE CULTURALE PARCÈ NO

Responsabile: Alessio de Franzoni

Via Bulons 2/c
33010 – Montenars (UD)

340 3296526

parceno.music@gmail.com

L’associazione ‘Parcè no?’ nasce da un duo di pianisti professionisti che hanno in comune la passione per la ricerca timbrica.

Alessio de Franzoni e Sara Rigo iniziano a suonare insieme, utilizzando non
solo il proprio strumento principale, ma sperimentando di volta in volta nuovi strumenti come la fisarmonica, il clarinetto, il flauto, gli ottoni, le percussioni, la voce, rivisitando musiche d’autore, e creando al contempo musica originale di propria composizione.

L’altro tratto che accomuna i due musicisti è il desiderio di affrontare particolari tematiche attraverso la loro arte, ovvero creare spettacoli ‘a tema’.

Iniziano così collaborazioni con studiosi e appassionati di letteratura, poesia, teatro, fotografia, ecc. e vedono la luce diversi spettacoli che alternano la musica ai testi, in prosa o in versi, letti, raccontati o recitati, spesso arricchiti da immagini accuratamente scelte per l’occasione.

Molto legato alla propria terra, il gruppo si dedica alla valorizzazione della lingua friulana, facendo proprie e riarrangiando melodie tradizionali, ma soprattutto componendo nuove musiche, sia vocali che strumentali.

Nel tempo il gruppo si è allargato inglobando la piccola realtà corale ‘Rose di mîl’ e alcuni componenti di quella che è stata la compagnia teatrale ‘Il ferâl’ di Montenars.

Nasce così il desiderio di unire le arti e creare qualcosa di davvero originale: il Musical in marilenghe, un genere non ancora esplorato dai compositori friulani.

Un modo tutto nuovo di valorizzare la lingua e la cultura del nostro Friuli, componendo musiche originali, in stili diversi ma armonizzati fra loro, dal jazz allo swing, dalla romanza popolare al folk, brani dal sapore latino, piuttosto che operettistico o lirico, sempre cercando un linguaggio semplice all’ascolto e di ampia fruibilità, con lo scopo di raggiungere un vasto pubblico, anche le generazioni più giovani.

Musiche di Alessio de Franzoni su testi di Sara Rigo vanno a intrecciarsi con le storie nate dalla penna di Anna Placereani.

Al momento due le produzioni di questo genere che l’Associazione ha all’attivo: ’No tu sâs ce che tu âs’ del 2019 (in collaborazione con il coro ‘Alpe Adria’ di Treppo Grande), che è stato rappresentato in diversi teatri della Regione ottenendo il ‘tutto esaurito’ al Teatro Palamostre di Udine, e ‘I cuars dal mus’ del 2023 patrocinato dall’ARLeF.

Entrambi gli spettacoli sono interpretati da attori non professionisti, molti dei quali cantano, prevedono scene danzate e sono accompagnati da musica dal vivo suonata da una band di professionisti.

Spettacoli in Cartellone:

I cuars dal mus

Musiche: Alessio de Franzoni
Testi: Sara Rigo
Libretto: Anna Placereani
Genere: musical
Anno: 2021
Lingua: friulano
Durata (min.): 105

Secont Musical popolâr in lenghe furlane dal dut origjinâl de Associazion Culturâl ‘Parcè no?’ di Montenârs
dopo il fortunât ‘No tu sâs ce che tu âs’ dal 2019.

Trê zovinis, fiis dai parons di une aziende agricule furlane che prodûs vin, e cjolin trê fradis, che par amôr e
si trasferissin de basse a Montenârs, un piçul paisut poiât su la concje dal Cuarnan.

Ae ‘Cantine dai Montei’ si vîf in semplicitât, ridint, lavorant, e … parcè no? … ancje barufant

Lis trê sûrs cun caratars diferents e pensin, ognidune a so mût, al doman de famee; i trê fradis, di une bande
ambizionôs, di chê altre smaniôs di trasgression, e si butin in t’une improbabil aventure fûr confin che e
puartarà a une serie di avigniments inspietâts, tant che a un ciert pont no ur sarà facil distrigâsi

Cuissà cualis che e saran lis consecuencis pe simpatiche famee?


Secondo Musical popolare in lingua friulana del tutto originale prodotto dall’associazione culturale ‘Parcè
no?’ di Montenars, dopo il fortunato ‘No tu sâs ce che tu âs’ del 2019.

Tre ragazze, eredi di una azienda agricola friulana produttrice di vino sposano tre fratelli che per amore si
trasferiscono dalla bassa nel ridente paesino di Montenars.

Alla Cantine dai Montei si vive in semplicità, sorridendo, lavorando e … perchè no?, anche litigando ..

Tre sorelle dai caratteri diversi sognano il futuro della propria famiglia. Tre fratelli un po’ ambiziosi, un po’
desiderosi di trasgressione, si lanciano in un’improbabile avventura oltre confine che .. porterà a una serie di
eventi dai quali sarà poi difficile districarsi ..

Chissà quali saranno le conseguenze per la simpatica famiglia?

Alla furlana... parcè no?

Autore: Ilaria Colussi
Genere: spettacolo-concerto
Anno: 2021
Lingua: friulano
Durata (min.): 60′

Lo spettacolo ripercorre, in forma di rappresentazione teatrale, la storia della furlana, un antico ballo popolare dal carattere vivace e dall’origine incerta, forse friulana o forse slava, diffuso soprattutto a Venezia e in Francia. La musica ci presenta le varie versioni della furlana dal ‘500 ad oggi, nella sua ‘traduzione’ popolare, così come nell’armonizzazione e reinterpretazione di celebri autori. Ad accompagnare l’esecuzione musicale vi è la narrazione storica ed etnografica, presentata in modo leggero e brioso, facendo parlare in prima persona varie figure femminili della storia che presenteranno il loro personale rapporto con la furlana.

L'Orcolat, testimoni involontari

Autore: Ilaria Colussi
Genere: spettacolo-concerto
Anno: 2021
Lingua: friulano
Durata (min.): 70

Lo spettacolo racconta in forma semiteatrale il terremoto del 1976, ma affronta in generale la tematica del dramma di un evento catastrofico visto attraverso gli occhi della natura, di una madre terra che non ‘voleva’ causare tanto dolore ai suoi figli.
La rappresentazione è arricchita dalla lettura di testi, immagini e proiezioni video.

Con: Alessio de Franzoni, Sara Rigo, Alessandro Tammelleo e Ilaria Colussi

No vê pôre di vê coragjo

Autore: Roberto Foglietta
Genere: spettacolo-concerto
Anno: 2021
Lingua: friulano
Durata (min.): 70

Uno spettacolo per ricordare la figura di Francesco Placereani (pre Checo), uomo e prete friulano.
Lo spettacolo prende avvio da una frase di Pre Checo Placereani nativo di Montenars (1920-1986) del quale ci si propone di ricordare la carismatica figura. Uomo dal carattere complesso, ha segnato in maniera indelebile e unica la storia della cultura friulana così come quella della chiesa e della politica locale, tre ambiti che considerava indissolubilmente intrecciati tra loro.
Attraverso l’alternarsi di testi, musiche e immagini – e al di là di valutazioni, giudizi e controversie – se ne delinea in maniera chiara, sintetica e poetica la determinazione, la tenacia, la coerenza e il valore di persona che mai scese a patti con niente e nessuno, tantomeno con sé stesso.
Innamorato di Dio, ma soprattutto dell’uomo e del Friuli, ha speso la sua vita per ricordarci di non aver mai paura di essere noi stessi e dell’assoluta importanza di riscoprire il valore custodito in ogni persona e del proprio luogo natio. Un difensore dei poveri che, accanto alla critica talvolta feroce al potere che opprime (di ogni genere e tipo), non risparmiava certo
anche appassionate ramanzine a chi si faceva opprimere e in particolare agli amati friulani, spronandoli a essere consapevoli della loro condizione socio-culturale poco valorizzata se non spesso umiliata.
Lo spettacolo, in friulano e italiano, è composto da un collage di letture, testi, poesie e racconti direttamente e indirettamente collegati a Pre Checo che, accompagnati da musiche e immagini proiettate sullo sfondo, ne evidenziano la sfaccettata personalità, l’amore per la sua terra e il suo popolo, l’energia, la capacità di essere incisivo con la parola e il comportamento. Ragione e emozione.

Spettacoli non più disponibili:

No tu sâs ce che tu âs

Autore: de Franzoni, Rigo, Placereani
Regia: Anna Placereani
Genere: musical/commedia
Anno: 2019
Lingua: friulano
Durata (min.): 80′

Si trate di un musical dal dut origjinâl cun la musiche componude di Alessio de’ Franzoni, su peraulis dai cjants di Sara Rigo, libret teatrâl di Anna Placereani e revision di Ilaria Colussi.
Une opare ch’e mancjave tal nestri contest regjonâl, prime e uniche tal so gjenar, ch’e messede musiche e recitazion, doprant il furlan in maniere semplice, lizere e legre, par vie che cun la ridade si pò fâ passâ e imparâ tant.
Un teatri cjantât e recitât ch’al puarte in sene Lussie, une contadine moderne ch’e volarès lanzâ la sô ativitât di piorâre cuntun negozi in rêt, e Berto, il sô om, marangon ruspiôs e contrari al cambi tecnologjic. Nuviçs modernis compagnâts di une amîe vedrane e torzeone, di gjenitôrs ch’e son plui di dam che di jutori, di une muinie e un frari, di peçotaris dal paîs, fintremai balerinis brasilianis…
E tra une sene e chê altre al rive un lemur, un gustôs simiot plen di sapience e di buine volontât, vignût fûr de pagjine web “Intant cuietiti” di Martina Puntin e Sandra Ventura, un lemur clamât a pandi chei dets furlans che tai secui lis nonis e i nonos furlans e an insegnât di gjenerazion in gjenerazion, ripuartant nus cussì aes nestris lidrîs cence nostalgjis dal passât, ma al contrari cuntun spirt gnûf, sut e sclet, in linie cul Friûl dal dì di vuè, cu la muse frescje di une identitât ch’e cjale al doman.
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