Il Magazzino dei Teatranti

Il Magazzino dei Teatranti

Responsabile: Paolo Sartori

Via Conceria, 1/b
33050 – Zugliano, Pozzuolo del Friuli (UD)

340 07 60 911

daniela.zorzini@libero.it

Il Magazzino dei Teatranti, è nato nel 1989 in seno al Centro Culturale Il Villaggio di Udine (TeatroErandi) e in più di vent’anni di attività ha messo in scena autori classici e contemporanei quali, tra i più importanti: Eugene Ionesco, Edgar Allan Poe, Charles Peguy, Eschilo, Vladimir Soloviev, William Shakespeare, Giovanni Testori. Il Magazzino dei Teatranti desidera continuare il lavoro sulla parola, avvalendosi anche della amichevole collaborazione di personalità del teatro professionale. Quello che ci mosse all’inizio è lo stesso stupore e la stessa attrattiva che ci muove ora: il teatro come la più umana delle forme d’arte affinché la parola s’incarni. Gli spettacoli più significativi degli ultimi anni sono stati: Hamlet da William Shakespeare – Mater strangosciàs del grande drammaturgo lombardo Giovanni Testori – A piedi nudi sul palco e Amor di Clara di Paolo Sartori, In alto mare di Slavomir Mrozek. La compagine si è pure cimentata in spettacoli in lingua friulana come il monologo Folc a ti trai – Puçui Trente di Otubar dal Disesiet interpreatato da Daniela Zorzini e scritto da Paolo Sartori e Mat e Bec, il Macbeth di Shakespeare raccontato dai comici. Lo spettacolo Hamlet da William Shakespeare è stato segnalato come migliore allestimento al concorso “Teatro a tema” edizione 2008 organizzato da TeatroIncontro di Trieste. L’autore Paolo Sartori ha vinto con i testi “Un di mancul” e “Tele di ragn” l’ottavo concorso per testi in lingua friulana promosso dall’A.T.F., con il testo “Dut a puest” ha vinto il nono concorso edizione 2008, con il testo “Une dì e une gnot” il decimo concorso 2012.

L’ultima produzione, Romeo e Giulietta di Shakespeare, drammaturgia di Sartori, ha debuttato con successo nel maggio 2017 e ha al suo attivo già diverse repliche fra le quali quella al Castello di Savorgnan di Artegna e la partecipazione agli eventi collaterali della mostra AMANTI di Illegio.

Spettacoli disponibili:

Dal tramonto all'alba

Omaggio a Neil Young
Da un’idea di Paolo Malisano
Messa in scena: Paolo Sartori
Lettura scenica: Maurizio Fanin
Chitarra e voce: Paolo Malisano
Genere: lettura scenica
Anno: 2022
Lingua: italiano

Cesc' Assis - lì

mistero sulla vita e sulla morte di Francesco d’Assisi

Autore: Paolo Sartori
Messa in scena: Paolo Sartori
Voce fuori campo: Antonio Syxty
Musiche: Daniele D’Arrigo
Genere: lettura scenica
Anno: 2022
Lingua: italiano

Il Francesco di Sartori è una figura vigorosa, dissacrante, rivoluzionaria, politicamente scorretta, scomoda, scanzonata, irriverente ed estremamente attuale.

Fino a prova contraria

Autore: Paolo Sartori
Regia: Paolo Sartori
Musiche: Daniele D’Arrigo
Coordinamento tecnico: Enrico Riga
Genere: lettura spettacolo
Anno: 2022
Lingua: italiano

“Le vedete o non le vedete? – guardate là – che bel numero – che bel mucchio di donne assassinate – morte per mano violenta – dai maschi! – dagli uomini!”

Il monologo volge in racconto drammatico il problema dell’affettività femminile in rapporto a relazioni tossiche con uomini capaci di abusi, manipolazioni ed efferatezze nei confronti delle donne.

Con: Daniela Zorzini

Ophelia for Hamlet

Messa in scena: Paolo Sartori
Musiche: Daniele D’Arrigo
Genere: lettura spettacolo
Anno: 2022
Lingua: italiano

Ehi Amleto! Dove sei? Fatti vivo!

La rivalsa del femminile: Ophelia non vede l’ora di sapere come sono andate veramente le cose!

Con: Alessandra Giacomello

Il vieli e il mâr

Autore: Ernest Hemingway
Regia:
Paolo Sartori
Genere: lettura spettacolo
Anno: 2022
Lingua: friulano

Scritto in marilenghe e interpretato da Paolo Sartori, questa partitura drammaturgica è tratta dal romanzo di Hemingway e narra la storia del vecchio pescatore Santiago e del suo giovane apprendista, al quale tuttavia i genitori hanno ordinato di non imbarcarsi più con Santiago ma di scegliere pescatori più fortunati. Il ragazzo continua comunque ad avere fiducia nel vecchio che considera suo maestro oltre che amico. Santiago decide di prendere il mare da solo, riuscendo a far abboccare all’esca un gigantesco marlin, lungo più della sua barca, che lo trascina per tre giorni e tre notti, durante il quale Santiago fa molte riflessioni sulla pesca e sulla vita.

Un’appassionata lettura lettura spettacolo con l’ausilio di suggestive musiche e immagini.

Con: Paolo Sartori

Spettacoli non più in cartellone:

Quattro Quartetti

Autore: T. S. Eliot

Drammaturgia e regia: Paolo Sartori
Collaborazione alle scelte musicali: Daniele D’Arrigo

Musiche dal vivo eseguite al contrabbasso: Paolo Morettin

Genere: lettura drammatizzata
Anno: 2018
Lingua: italiano
Durata: 65 minuti

Si tratta di uno dei poemi più importanti e significativi del ‘900 scritto dal premio Nobel della letteratura T.S. Eliot. Lo spettacolo è una performance corale dove la parola di Eliot viene presentata al pubblico con i ritmi cari alla musica jazz. Questo oratorio per voci recitanti e contrabbasso cerca di esplorare i versi di Eliot con la consapevolezza che la poesia detta è la strada per assaporare al meglio la parola del grande poeta, per far conoscere allo spettatore i temi qui affrontati: il tempo, la memoria, la libertà, l’armonia e l’amore.

Con: Gianluca Buiatti, Enrico Riga, Cristina Sartori, Daniele D’Arrigo, Livio Rieppi, Anna Dolores Pellegrino, Piero Mansutti, John Vaccaro, Simona Dri e Paolo Sartori

Romeo e Giulietta

Autore: William Shakespeare

Drammaturgia: Paolo Sartori
Regia: Daniela Zorzini

Scelte musicali: Daniele D’Arrigo

Genere: dramma
Anno: 2017
Lingua: italiano
Durata: 85 minuti

Si tratta di una messa in scena oltremodo coraggiosa. Il dramaturg infatti accetta la sfida della regìa, ovvero l’idea di rappresentare la famosa tragedia del Bardo con due soli giovanissimi attori che con la loro energia e freschezza, presentano i molteplici e sconfinati temi: l’amore, la giustizia, la verità, l’odio, l’amicizia, l’invidia, la gelosia, la morte, il perdono, la bellezza. In questo modo il testo condensa tutti i personaggi (la Nutrice, Mercuzio, Tebaldo, Benvolio, frate Lorenzo) nel corpo e nella voce di Romeo e Giulietta e le loro parole, passando da una bocca all’altra con un ritmo frenetico, risultano scandalose, profetiche e attualissime.
“Amore al teatro e basta. Amore alla sua ineliminabile capacità di farmi vedere l’invisibile. Da molto tempo non mi capitava, andando a teatro, di assistere a un rito e di esserne inevitabilmente sconvolto e coinvolto. Queste poche righe quindi per dire grazie a chi ha costruito questo grande atto di amore al teatro.” (Franco Palmieri)

Con: Edoardo Milan e Maria Sofia Rizzi

Storia di Kolbe

Sicut pulvis

Autore: Paolo Sartori con due poesie di Daniele D’Arrigo
Regia: Paolo Sartori
Genere: dramma – lettura drammatizzata
Anno: 2015
Lingua: italiano
Durata: 60 min

Scelte musicali: Daniele D’Arrigo

Sicut pulvis
È un teatro di parola pensato per essere rappresentato anche all’interno delle chiese, sui sagrati, nei chiostri, in luoghi significativi dal punto di vista architettonico. Un attore dà voce a Massimiliano Kolbe, le altre due voci, alternativamente, danno vita a domande scomode, simbolo dell’umanità ferita, sollevando questioni aperte che appartengono da sempre all’uomo in cerca della verità. La location è buia e apparentemente senza speranza: il bunker della morte di Auschwitz. Ma Kolbe, con la sua fede cristallina, cercherà di “fare compagnia” alla disperazione delle altre incolpevoli vittime sacrificali; ripercorrerà, così, i gesti più significativi della sua fervida vita, utilizzando una lingua asciutta, con versi a singhiozzo, ma ricchi di umanità e speranza. Il messaggio che vogliamo dare è che anche in situazioni al limite è possibile trovare la gloria e la dignità umana.

Con: Paolo Sartori, Daniele D’Arrigo e Livio Rieppi

Mat e bec

Autore: Paolo Sartori 
Regia: Paolo Sartori

Genere: comico
Anno: 2008
Lingua: friulano
Durata: 75 min

Scelte musicali: Daniele D’Arrigo

il Macbeth di Shakespeare raccontato dai comici in lenghe furlane
Dopo il fortunato testo Amlêt, une comedie cun vot muarts, Paolo Sartori continua ad indagare l’affascinante mondo shakespeariano raccontandoci nientemeno che la tragedia del Macbeth.
Anche in questo caso, il testo viene rivoltato come un calzino, così una squinternata banda di attori girovaghi – che ricorda piuttosto un’armata Brancaleone – cerca in tutti i modi di rappresentare l’esercito scozzese armato di kilt e i vari personaggi che fanno da contorno nella storia in terra di Scozia. Toni e Meni,con l’aiuto di altri quattro strani tipacci, “provano” quindi a raccontare in mari lenghe le vicende di Macbeth, Banco e Lady Macbeth, ma la tragedia inesorabilmente sfocia in commedia e così i nostri eroi non possono che buttarla “seriamente sul ridere”. Uno spettacolo scanzonato e irriverente, tuttavia fedele nello svolgimento alla trama della celebre opera del Bardo nostro contemporaneo.

Con: Gianluca Buiatti, Marc Taverna, Antonio Maggio, Enrico Riga, Livio Rieppi, Simona Dri, Cristina Sartori

Folc'a ti trai

Puҫui 30 di otubar dal ’17

Autore: Paolo Sartori
Regia: Paolo Sartori
Genere: teatro d’attore – dramma storico
Anno: 2003
Lingua: friulano/italiano
Durata: 60 min

Con: Daniela Zorzini
Scelte musicali: Daniele D’Arrigo

Folc’a ti trai – Puçui 30 di otubar dal ’17

testo segnalato alla VII edizione del Concors par tescj teatrai in lenghe furlane indetto dall’Associazione Teatrale Friulana.
La battaglia di Pozzuolo, una delle rare battaglie fuori trincea della Grande Guerra, è raccontata da Paolo Sartori in questo testo dal forte impatto emotivo: qui si narra l’ultima carica dei lancieri dei reggimenti ‘Genova’ e ‘Novara’ a Pozzuolo del Friuli; il loro sacrificio per arginare le truppe austro-ungariche che ha consentito ai reparti della III armata in rotta da Caporetto di raggiungere il Tagliamento e preparare la resistenza sul Piave. La storica battaglia è vista con gli occhi di due ragazzi che dalla finestrella di una stalla osservano e vivono in prima persona le vicende umane della storica battaglia. L’attrice Daniela Zorzini dà corpo e voce alla folla di personaggi descritti nel testo. Uno sguardo disincantato e anche ironico che affronta con realismo e al di fuori dei soliti luoghi comuni, i temi della guerra, della morte e della vita.

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