Le rappresentazioni teatrali cominciano già nel 1913, con i giovani del circolo cattolico di Segnacco, presentando la commedia brillante “La giornata critica di un avvocato”. L’attività prosegue per tutti gli anni 20 e 30, spaziando dal dramma, allora molto richiesto, alle commedie e alle farse. L’attività viene interrotta durante la guerra, per riprendere poi intensamente nel 1946. Si formano quindi due gruppi concorrenti: “La lum” e “Il fogolâr”. Ideologicamente contrapposti, alla “Peppone e don Camillo”. Poi, si aprono le frontiere anche per i segnaccesi, che emigrarono come la maggior parte dei friulani costringendo i superstiti attori, rimasti in paese, a ricompattarsi. Dopo alterne vicende, negli anni 70, l’attività riprende vigore, con recite in varie località del Friuli e la partecipazione ai concorsi teatrali di Buia e Fiumicello. Nel 1976 il terremoto mette tutto a soqquadro, teatro compreso. Solo nel 1990, nell’ambito delle attività sociali della Pro Segnacco, la compagnia si ricompone prendendo il nome di “La gote, e si iscrive all’ associazione teatrale friulana. Nell’agosto 2001 partecipa al 1° concorso teatrale del festival di Majano e viene segnalata per la bontà del testo.
Negli ultimi anni il gruppo è stato invitato a fare spettacoli in varie località del Friuli, dove ha presentato oltre agli ultimi titoli: “Par amôr di Sisilute, e a jè muarte la justizie” anche: “A l’oselade, Ursule, La buteghe dal barbîr, Il cjoc, amôrs avocâts e barufis, Ancje tu come chei altris”. Ultimamente, vengono apprezzate molto anche le rappresentazioni dei ragazzi del gruppo, con uscite sia individuali, sia a complemento del gruppo adulto. Alcuni pezzi rappresentati dai ragazzi sono: “Il bosc de crete rosse, L’ingherdei, l’invidie”. Sempre rappresentati in lingua friulana, attualmente si stanno preparando nuovi spettacoli per tutti i gruppi.