La Compagnia Teatrale Ndescenze di Udine, giunta ormai al ventesimo anno di attività, è sempre aperta a nuovi partecipanti a ottobre, ad ogni inizio corso per il consueto laboratorio di teorie e tecniche teatrali.
Nell’autunno del 1998 nasce un gruppo teatrale autogestito che si caratterizza per la ricerca di testi sempre diversi, appartenenti a differenti generi, sia per approfondire la conoscenza dell’arte del teatro che per sperimentarne le modalità di approccio. La compagnia dal 2001 è supportata dal Dopolavoro Ferroviario di Udine e fa dunque parte dei gruppi culturali sotto l’ala di questa associazione, inoltre dal 2005 è ospitata presso la sede del Circolo Arci Nuovi Orizzonti dei Rizzi, e quindi collabora alle attività ricreative di tale circolo.
Il lavoro propedeutico alla teatralità è fondamentale per chi recita per la prima volta ma serve principalmente per formare un gruppo affiatato. Il collegamento con il training permette di ideare soluzioni sceniche e costruire i personaggi.
Dal 2014 nel gruppo si è creata una compagnia stabile per i partecipanti di vecchia data o che intendono proseguire nello studio e nella ricerca teatrale in maniera più approfondita, mentre lo storico gruppo base è sempre aperto a nuovi partecipanti.
Peculiarità del nostro gruppo teatrale è la pratica dell’improvvisazione comica con le serate chiamate:
IMPROTEATRO – lo spettacolo creato in diretta che riprende le tecniche di improvvisazione teatrale e consiste in serate di “animazione” sia in locali che in teatri, nelle quali – tramite domande al pubblico presente – vengono costruite scene recitate ideate dagli attori sulla base degli spunti dati dgli spettatori, applicando una tecnica teatrale proveniente dal Canada e sperimentata già in Italia da alcuni anni…quindi l’improvvisazione è garantita!
L’improvvisazione è un approccio al teatro che si pone come fine quello di realizzare delle scene partendo
da una struttura di massima sulla quale gli attori costruiscono gli scambi di battute.
La tecnica dell’improvvisazione non viene proposta solo come strumento teatrale ma principalmente come
gioco: infatti la serata è una vera e propria gara di improvvisazione tra due squadre per aggiudicarsi il
favore del pubblico.
I giocatori-attori imparano a creare scene improvvisate infatti le gare di improvvisazione nascono
dall’attore e dall’unico spunto datogli: un tema (titolo) ed una categoria (alla maniera di…) e il pubblico
assiste “in diretta” alla nascita dell’evento tramite l’immediata rappresentazione delle idee.
La tecnica dell’improvvisazione a teatro parte da specifici giochi-esercizi da fare nel gruppo, utili ed
essenziali per risvegliare e sviluppare le capacità creative degli attori: le associazioni di idee, l’ascolto delle
proprie sensazioni, il “mettersi in gioco” e la fantasia, troppo spesso assopita.
Abbiamo messo in scena fino ad oggi:
“2222 – Duemiladuecentoventidue” (2022)
“Sette Anime” (2021)
“Deja Vu – mi ricorda qualcosa…” (2020)
“A tutte le Giuliette e ai loro Romei” e “Il Piçul Frankenstein” (2019)
“Io so che tu sai che lui sa” e “La Voce del Mare” (2018)
“Vicini di casa – un condominio da pazzi” e “Una tranquilla vacanza in montagna” (2017)
“politicamenteScorretto – un’onesta famiglia nel mondo del jet set” e “La risposta all’Unica domanda” (2016)
“D wine stars – il tempo di un provino” e “Double twin sisters” (2015)
“Vampiri allo Specchio” studio su Dracula: spettacolo e parodia (2014)
“Un Santo nel Pallone” commedia brillante da A. Campanile e “Improteatro”- lo spettacolo creato in diretta, (2013)
“Sogno Reloaded” rielaborazione contemporanea dal Sogno di W. Shakespeare, e “Legàli? Lègali!” mise en scène dalla radio comica americana anni ’30 (2012),
“Di Mummia ce n’è una” da Quattrocchi e Cattivelli, e “Tutto quello che ci interessa della vita” atti unici da A. Campanile, E. De Filippo e C. Vittici (2011),
“Salomè” da O. Wilde e “Le cognate” da M. Tremblay (2010)
“American Lie” da R. Franco e “Dracula” da B. Stoker (2009)
“Ma è assurdo! Sceme di vita” da testi di E.Ionesco, A. Campanile, K. Valentin (2008)
“La piccola bottega degli orrori”, da Roger Corman e Frank Oz (2007)
“E ora qualcosa di completamente diverso… il senso della vita!”, dalla traduzione e adattamento teatrale di sketches televisivi anni ’70 degli inglesi Monty Python (2006)
“Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare (2005)
la rilettura in chiave anni Sessanta di “Frankenstein Junior” di Mel Brooks (2004)
“Legali da legare, gli show radiofonici dei Fratelli Marx” (2003),
“Deus ex machina” di Woody Allen (2002)
“Chi ruba un piede è fortunato in amore” di Dario Fo (2001).